Il 16 settembre 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ai sensi dell’articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118. In particolare, il decreto ha ad oggetto la disciplina generale dei servizi di interesse economico generale prestati a livello locale. Il testo riprendere diverse norme presenti nello schema del Testo unico sui servizi pubblici, proposto nel 2016, ma mai entrato in vigore, con spunti di novità e di conferma della disciplina già vigente.
Lo schema si inserisce nel quadro delle norme adottate in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), individuando quattro linee fondamentali da seguire:
- sussidiarietà e proporzionalità;
- ponderazione tra le soluzioni possibili con motivazione qualificata in caso di affidamento in house
- pubblicità e trasparenza nella fase della scelta così come con riguardo all’espletamento delle gestioni dei servizi pubblici;
- rafforzamento e diffusione del ricorso al principio di concorrenza nei servizi pubblici locali.
Sullo schema di decreto legislativo sono stati acquisiti a fine novembre l’intesa e il parere in sede di Conferenza Unificata nonché il parere dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
L’ARERA, nell’esprimere un complessivo parere favorevole, ha tuttavia formulato alcune osservazioni, tra le quali un’indicazione specifica sul rafforzamento del ruolo degli ambiti territoriali nel settore rifiuti. Nello specifico, l’Autorità ha evidenziato “la necessità di superare rapidamente, nel settore dei rifiuti, modelli di governance che preservano la frammentazione gestionale e limitano l’azione di controllo da parte dei soggetti pubblici” proponendo la seguente disposizione a integrazione del testo di decreto legislativo: “al fine di accelerare la razionalizzazione degli assetti istituzionali locali del settore dei rifiuti, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente: a) entro il 30 settembre 2023 e, negli anni successivi, entro il 31 marzo e il 30 settembre di ogni anno, presenta alle Camere una relazione sul rispetto delle prescrizioni stabilite dalla disciplina di settore per la definizione del perimetro degli ambiti territoriali e per la costituzione degli enti di governo dell'ambito; b) in esito alle attività di cui alla precedente lett. a), segnala eventuali inadempienze al Presidente del Consiglio dei Ministri ai fini dell’esercizio dei relativi poteri sostitutivi, nei casi già previsti dalla normativa vigente.”
Anche in sede di Conferenza Unificata il testo è stato accolto positivamente, a condizione che venga attivato un tavolo tecnico per l’individuazione di alcuni correttivi.