17 Regioni e 3.363 comuni. Sono questi i numeri dei soggetti che hanno presentato le proposte di intervento sulle reti idriche al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Per la tutela delle risorse idriche, infatti, il Piano prevede lo stanziamento di 900 milioni di euro per finanziare opere volte a ridurre le perdite d’acqua e digitalizzare e migliorare il monitoraggio delle reti.
Le 119 proposte ricevute ammontano a un totale di 2,1 miliardi di euro, ben al di sopra dei 630 milioni di euro messi a bando per la prima tranche di finanziamento - una dotazione che si esaurirebbe coprendo solo le 28 richieste pervenute dal Mezzogiorno.
Dopo la chiusura della presentazione delle proposte del 31 maggio, sono partiti i lavori della Commissione di valutazione, di cui fa parte anche l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia reti e Ambiente), che consistono nell’istruttoria formale e tecnica degli interventi.
Il passaggio successivo consisterà nella definizione della graduatoria entro luglio, seguita dall’erogazione da parte del Mims del finanziamento degli interventi selezionati. L’apertura della seconda tranche del finanziamento – pari a 270 milioni di euro - è, invece, prevista per il 1° settembre.
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