Dopo i report di Lazio, Marche, Toscana e Umbria, Monitor-Idrico aggiunge i documenti di analisi dedicati allo stato dei servizi idrici in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La macro-area Sud e Isole ricomprende, complessivamente, 16 ATO, 8 dei quali di estensione regionale. Solo la Regione Siciliana ha fatto corrispondere i confini degli ambiti con quelli delle province.
Il confronto tra i singoli casi regionali evidenzia marcate differenze a livello territoriale: alcune regioni come la Puglia, Basilicata e Sardegna hanno completato i processi di riordino dettati dalla disciplina nazionale e comunitaria e si distinguono per la presenza di un gestore unico d’ambito che serve pressoché tutta la popolazione regionale.
Al contrario, Molise e Calabria in ritardo nell'attivazione dei corrispondenti enti d'ambito, si caratterizzano per l’elevata incidenza delle gestioni svolte in economia dai singoli comuni. Analogamente, Campania e Sicilia si contraddistinguono per l’elevato livello di frammentazione gestionale, seppur con spiccate differenze tra i singoli ATO o bacini distrettuali presenti sui rispettivi territori regionali.
Tutti i dettagli nei report accessibili dai link in basso.
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