Il Dipartimento per la Transizione Ecologica e gli Investimenti Verdi del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha diramato, in data 30 marzo 2020, una circolare avente ad oggetto indicazioni per gli enti territoriali finalizzate a limitare le criticità nella gestione dei rifiuti causate dall’emergenza Covid-19.
Già nella prima metà di marzo, l'Istituto Superiore di Sanità era intervenuto con il Rapporto n. 3/2020 per ottemperare all'esigenza di definire modalità operative per la gestione dei rifiuti urbani, dettando indirizzi improntati sul principio di cautela che valgono su tutto il territorio nazionale. Più precisamente, l'ISS ha preso in considerazione la gestione di due tipi di rifiuti:
- rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria;
- rifiuti urbani prodotti dalla popolazione generale, in abitazioni dove non soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria.
In seguito all'emanazione degli indirizzi dell'ISS, anche il Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente ha adottato, il 23 marzo scorso, il documento "Prime indicazioni generali per la gestione dei rifiuti - Emergenza CoViD-19", nel quale si precisa che, ferme restando le cautele individuate dall'Istituto Superiore di Sanità, gli operatori dei servizi di igiene urbana devono continuare a garantire anche il servizio di raccolta differenziata. Il documento SNPA introduce, inoltre, le problematiche legate alla possibile carenza di destinazioni per specifiche tipologie di rifiuti, attualmente non gestite sul territorio nazionale per l'assenza di una determinata dotazione impiantistica, nonché, nel caso di rifiuti urbani, a difficoltà organizzative e logistiche, in parte dovute alla deviazione di alcuni flussi dalla raccolta differenziata a quella indifferenziata.
Le criticità del sistema impiantistico nazionale rappresentano dunque, un ulteriore aggravio nella gestione dei rifiuti. Per tale ragione, il MATTM è intervenuto con la circolare sopra citata al fine di superare questo momento di forte criticità del sistema e consentire agli enti territoriali la gestione di eventuali sovraccarichi degli impianti, evitando il rischio dell’interruzione del servizio, ma rispettando, in ogni caso, le norme generali di tutela ambientale. La nota ministeriale fornisce, pertanto, indicazioni alle regioni e province autonome che scelgano lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente ex art. 191 del D.Lgs.152/2006, per disciplinare forme speciali di gestione dei rifiuti sul proprio territorio, temporalmente circoscritte alla durata dell'emergenza.
Più precisamente, gli indirizzi ministeriali definiscono termini, condizioni e modalità per utilizzare ordinanze contingibili e urgenti al fine di:
- aumentare la capacità di stoccaggio degli impianti;
- consentire il deposito temporaneo dei rifiuti;
- aumentare la capacità di deposito di rifiuti urbani presso i centri di raccolta comunali;
- autorizzare il raggiungimento della capacità termica massima degli impianti di incenerimento;
- consentire il conferimento in discarica.