Il 29 aprile 2023 è stato pubblicato (sulla Gazzetta Ufficiale n. 100) il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanza 28 aprile 2023, recante “Misure incentivanti in favore degli Enti Locali che aderiscono alle riorganizzazioni e alle aggregazioni dei servizi pubblici locali ai sensi dell’art. 5 del Dlgs. 23 dicembre 2022, n. 201”.
Fra gli impegni previsti del Pnrr c’era l'attuazione della riforma dei servizi pubblici locali, attuata con il Dlgs. 23 dicembre 2022, n. 201. L’art. 5 del suddetto decreto intitolato “Meccanismi di incentivazione delle aggregazioni” rimandava all’adozione, entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto stesso, di un provvedimento del MEF con l’indicazione delle misure incentivanti in favore degli enti locali, che aderiscono alle aggregazioni nei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica.
Il decreto è composto di due articoli: art. 1 Misure incentivanti e dall’art. 2 Obblighi di comunicazione.
Tra le misure incentivanti si segnalano:
- ·nel caso di finanziamenti a carico del bilancio statale relativi al servizio oggetto di aggregazione un incremento percentuale a favore degli enti che partecipano alle aggregazioni;
- Riconoscimento di una riserva sino al 10% nelle procedure di assegnazione delle risorse finanziarie stanziate a carico del bilancio dello Stato per gli interventi a titolarità degli enti locali relativi al PNRR per attività di assistenza tecnica o anche inerenti alla politica di sviluppo e coesione territoriale 2021/2027;
- previsione di linee progettuali dedicate nell’ambito di iniziative di rafforzamento della capacità amministrativa rivolte agli enti locali e finanziate con risorse a valere sui Programmi comunitari 2021-2027 o sui relativi Programmi complementari;
- riconoscimento di una priorità nell’accesso alle iniziative di supporto tecnico specialistico per il rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali poste in essere da società a partecipazione pubblica sulla base di accordi e convenzioni stipulate con le amministrazioni centrali dello Stato;
- previsione, sentita l’Autorità di regolazione dei trasporti, di livelli di prestazione migliorativi rispetto ai livelli adeguati di servizio di trasporto pubblico locale e regionale a livello di ambito o lotto di riferimento;
- possibilità di ripianare le perdite delle preesistenti società in presenza di un piano industriale del soggetto risultante dall’aggregazione che evidenzi entro tre anni successivi il recupero dell’equilibrio economico e finanziario.
Si sottolinea che gli incentivi previsti potranno essere goduti non solo per aggregazioni future ma anche per quelle già costituite.
Infine, l’art.2 riporta gli obblighi di comunicazione, relativamente alle funzioni comunali SPL delegate, riorganizzazione degli ambiti, elenco degli enti di governo e gestori presenti nei territori, da parte delle città metropolitane, delle Regioni e delle Provincie. Tali comunicazioni dovranno essere inviate all’ANAC.
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