Infrazione comunitaria per discariche abusive: si riduce la sanzione semestrale per l’Italia

Emerge da un’interrogazione parlamentare nell’ambito della Commissione Ambiente della Camera. La VII penalità semestrale si riduce di oltre il 70%, ma restano soggette a sanzione 55 discariche

La VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati ha dato seguito, nella giornata del 5 dicembre scorso, ad una serie di interrogazioni, una delle quali, la 5-00336 Braga, dedicata alla procedura di infrazione comunitaria in materia di discariche abusive.

Si tratta della procedura n. 2003/2077, che, ricordiamo, comportò la condanna dell’Italia (sentenza CGUE 2 dicembre 2014, causa C-196/13) per non aver predisposto i piani di riassetto di 200 discariche abusive situate in 18 Regioni. La sanzione ammontava ad una somma forfetaria di 40 milioni di euro, più una penalità decrescente su base semestrale di 42,8 milioni, progressivamente riducibile in ragione dei siti messi, via via, a norma. L’importo pagato per il periodo 2015-2017 risulta complessivamente pari a 178.400.000 €.

Alla seduta relativa all’interrogazione 5-00336 Braga è intervenuto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Simone Valente, il quale ha evidenziato che al 26 ottobre 2018, le discariche messe in sicurezza/bonificate sono 145, mentre quelle ancora soggette al pagamento della sanzione semestrale sono 55. Conseguentemente, si è ridotta anche la sanzione semestrale, oggi pari a 11.600.000 euro rispetto ai 42.800.000 inizialmente comminati.

Risultano, inoltre, in corso le attività istruttorie tecnico-amministrative relative alla richiesta di stralcio dalla procedura per ulteriori 10 siti.

 

Resoconto completo dell’interrogazione parlamentare del 5 dicembre 2018 >>>

 

Testo della risposta all’interrogazione >>>

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