Con delibera del 24 ottobre scorso, l’ANAC ha posto in consultazione pubblica on line l’aggiornamento 2018 del Piano Nazionale Anticorruzione, per raccogliere osservazioni, suggerimenti e contributi in vista della elaborazione del testo definitivo che costituirà atto di indirizzo per le pubbliche amministrazioni e per gli altri soggetti tenuti all’applicazione della normativa.
In continuità con i precedenti aggiornamenti, l’Autorità ha scelto alcuni settori di attività e tipologie di amministrazioni che, per la peculiarità e la rilevanza degli interessi pubblici trattati, sono stati ritenuti meritevoli di un approfondimento, al fine di esaminare i principali rischi di corruzione e i relativi rimedi e di fornire supporto nella predisposizione dei piani triennali per la prevenzione della corruzione adottati dalle amministrazioni coinvolte.
Uno degli approfondimenti riguarda la gestione dei rifiuti, meritevole, a parere dell’ANAC, di specifica attenzione dal punto di vista del rischio di eventi corruttivi in quanto caratterizzato da particolare complessità normativa e organizzativa, conseguenza della varietà dei livelli istituzionali coinvolti e della intrinseca difficoltà tecnica della disciplina giuridica. L’approfondimento è dedicato a tutto il processo di gestione dei rifiuti e assimilati: dalla pianificazione, al sistema delle autorizzazioni, al quadro dei controlli e delle relative competenze, agli assetti amministrativi e agli affidamenti. Le analisi e le misure proposte riguardano l’intera filiera gestionale Per la predisposizione degli approfondimenti, l’ANAC ha costituito appositi tavoli tecnici ai quali hanno preso parte le amministrazioni direttamente interessate e i principali operatori dei settori coinvolti.
Al tavolo sui rifiuti hanno partecipato il Ministero dell’ambiente, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), l’Unione delle province italiane (UPI), l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).